| Ribadsico che per l´uomo non si puö parlare di razze, ma se ci si vuole soffermare ad alcune caratteristiche fenotipiche dominanti nelle varie regioni del mondo fino a una 70ina di anni fa -in epoca di globalizzazione é folle parlare non solo di razze, ma pure di etnie- si puö dire che nelle varie regioni di mondo vi erano dei fenotipi dominanti nonostante l´"inbriding" sia stato qualcosa di quasi vietato in tutte le epoche e in tutte le civiltä.
In questi casi vi fu anche qui una selezione, anche se pasata su fenomeni ambientali che fece preferire determinate caratteristiche fenotipiche rispetto ad altre per puri criteri di selezione naturale.
Se si ritorna a una dimensione puramente mendeliana, possiamo ipoteticamente in via puramente esemplificativa e banalizzata dire che l´aspetto fenotipico "Colore Pelle" puö avere l´allele dominante "scuro", quello recessivo "chiaro" mentre l´aspetto fenotipo "piega epicantale" puö avere l ´allele dominante "pronunciato" e quella "piatto". Da un punto di vista puramente mendeliano se tu hai un omozigosi di un allele avrai un aspetto fenotipico pari a quello codificato da quell´ allele, mentre in caso di eterozigosi avrai un aspetto fenotipico o pari all´allele dominanze o intermedio tra il dominante e quello recessivo, a seconda del livello di indagine con cui analizzi i fenotipi (a livello molecolare non esiste un allele dominante, a livello macroscopico o funzionale si).
Se si guarda perö la genetica da un punto di vista molecolare e non mendeliano le cose cambiano. Gli alleli sono codificati da ampie frazioni di DNA che portano alla sintesi di una proteina, che deve svolgere una specifica funzione. La proteina puö avere diverse forme, ma se svolge la funzione per cui é preposta, non importa che aspetto abbia né come questa sia stata realizzata. Ancora una volta banalizzando, se prendi la proteina "ARMA", che ha la funzione "ferire", non importa che abbia l´aspetto di "bottiglia rotta", "coltello", "spada", "pistola" o "fucile", "pietra aguzza",l´importanteé che ferisca. Approfondendo potresti dire che la funzione ricercata possa essere "arma da taglio" e allora non importa che si sia di fronte a un pugnale in acciaio, una spada di toledo temprata, un coletello in ceramica da cucina o una katana giapponese fatta con leghe di metallo ripegate 7-8000 volte su se stesse, l ímportante é che tagli.
In natura perö sono pochi i caratteri cos´semplici, e in realtä molti sono determinati da fattori poligenici cosí le caratteristiche fenotiche hanno spesso -volendo fare parallelismi- qualcosa di piü simile alle automobili (in cui vi sono migliaia di pezzi che compongono un meccanismo complesso che deve funzionare), piü che quello di un oggetto come un arma da taglio (che si devinisce cosí se rispetta la semplice condizione di tagliare).
Facendo ampio uso dell´inbrieding, gli aspetti fenotipici desiderati si realizzano in modo stabile porché si parte da un corredo genetico molto simile in cui quindi le proteine codificate sono simili. Con l´outbrieding le cose diventano piü complesse perché per realizzare la Funzione "automobile" sono tanti i pezzi che devono coincidere ed mischiando a casaccio i pezzi da un rottamio é piü facile che venga vuori una ciofeca in cui le ruote sono della punto, il telaio é quello di di un land rover, il motore é di una 500, e via dicendo, piuttosto che realizzare mezzi spaziali in stile "MAD MAX".
Il problema dell ´imbrieding a mio avviso (e dal punto di vista biologico e patologico) é che comunque é contro natura e alla fine i danni si vedono. Il patrimonio genetico tra una generazione e l´altra si impoverisce, si riducono le riserve nei confronti delle mutazioni, si moltiplicano le omozigosi per geni non funzionanti e si arriva all´instabilitä del genoma e vedi cosí che si moltiplicano le malattie genetiche ereditario, si riduce la vita media dei soggetti, aumenta l´incidenza dei tumori e delle mutazioni spontanee.
Nell´outbrieding perö si puö imprimere consapevolmente una spinta selettiva importante e mentre per gli umani ci vogliono centinaia di generazioni e fenomeni di selezione ambientale estrema, in ambito zootecnino la cosa é piü semplice perché é l´uomo che decide chi e quanto fare accoppiare e i mammiferi tipo i cani hanno progenie molto piü prolifiche di quelle umane.
E´ secondo questo principio che la zootecnica invece che realizzare le "auto ciofeca", potrebbe fare il tuning come fa la "abart", "la AMG", "rizoma" ecc, ecc.
Puoi cercare l´allele "copertoni sportivi ribassti" nel genoma "della ferrari, lamborghini, lotus, camaro, bugatti, " cosí come "il pianale tipo coupe" in quello della "BMW, alfa romeo, audi, toyota" e il "motore benzina v8 " tra i pezzi di una mustang, una aston martin, ecc.....sernza necessariamente cercare solo ed esclusivamente i pezzi usati delle "ferrari" degli anni 50, o vecchi progetti che con gli anni hanno dimostrato i propri limiti.
Il problema di questo tipo di selezione é che stiamo parlando di cani e non di animali da macello, animali che da molti vengono voluti bene come membri della famiglia.
Con questo tipo di selezione, prevalentemente basato sulla ricerca di alleli dominanti che codifichino per funzioni fenotipicamente simile (ma diverso geneticamente), sono necessari moltissimi esemplari in riproduzione e diverse generazioni e questo comunque vuol dire moltissimi esemplari scartati dalle selezioni. Sementre fai una selezione zootecnica per aumentare la massa muscolare dei suini, un maiale che scarti dalla selezione lo abbatti dopo un anno, non ti importa anche perché ci fai il salame e si sta facendo selezione zootecnica solo per fare salami migliori, ma un cane o lo abbatti, o lo abbandoni in canile o trovi chi lo adotta........e parlando di molossoidi di grande taglia con temperamenti da guardia non necessariamente sono facili da piazzare.
L´unica alternativa ai mattatoi canini, a mio avviso, sarebbe quella di usare tra i criteri di selezione, non solo i test attitudinali, l´analisi genealogica o la visita clinica, ma anche la mappatura genetica delle singole cucciolate, e allora si che in una decina d´anni si riuscirebbe a prendere bouerbuel, pastori asiatici e anatolici, doghi da presa canari, fila ecc per creare dei molossi col temperamento dell´antico molosso italiano e caratteristiche di salute, rusticitä e funzionalitä di quelli noti ai tempi dell´impero romano.....ma si sta parlando di necessitare di spazi non indifferenti per gli standard europei e oneri economici fuori della portata di comuni mortali, anche se benestanti.
In alternativa ci sarebbe la ricerca multicentrica con allevamenti sparsi in giro per il mondo in stretta comunicazione gli uni con gli altri e con cucciolate nate da incroci di stalloni e mastini cresciuti magari a centinaia o migliaia di km distanza, soluzione anche questa difficile -soprattutto se si pensa che nonostante le esigue dimensioni del bacino territoriale su cui é sparso l´attuale progetto CPM il lavoro da fare é stato enorme e i tempi lunghi- ma comunque non impossibile in un´epoca in cui non ci sono piü frontiere, comunicare via internet é piü facile che per telefono -e a volte di persona- gli aerei low coast sono piü economici del treno e dei viaggi in macchina.
Anche questa soluzione perö, mi sembra difficilmente realizzabile senza sussidi pubblici o di enti di ricerca, perché un progetto del genere per poter funzionare rispettando i cani e facendoli vivere nelle condizioni che meritano, non potrebbe autosostenersi o autofinanziarsi con un no profit.
Edited by drmacchius - 6/6/2015, 19:28
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